sabato 23 maggio 2009

"Sono andato contro una delle vostre leggi"

"le leggi sono fatte per essere infrante", questa frase così abusata... forse l'interpretazione comune è scorretta, o almeno non univoca. In genere viene pensata in bocca ad un giovane ribelle, che vuole ottenere qualcosa di illegale. Proviamo ad immaginarla pronunciata invece da un politico, per un motivo...[leggere il testo]. Ora ha decisamente una luce diversa, più scura.


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"Ma, dopo tutto, sono andato contro una delle vostre leggi."
"Be', per che cosa pensa che siano state create? [...] Pensa davvero che abbiamo creato quelle leggi perché venissero rispettate?" disse. "Noi vogliamo che vengano infrante. Si metta in testa che lei non si trova di contro a un gruppo di ragazzini... e allora capirà che questi non sono i tempi dei bei gesti. Noi miravamo al potere. Voi eravate degli attaccabrighe, ma sapevamo come domarvi, perciò avreste fatto meglio a stare attenti. Non c'è modo di governare degli uomini innocenti. L'unica forza di cui dispone un governo è di dare stangate ai criminali. Ebbene, quando non ci sono abbastanza criminali, se ne creano. Si dichiarano crimini tante cose che diventa impossibili per un uomo vivere senza infrangere una legge. Chi vuole una nazione di cittadini ossequienti? A che servirebbero? Ma basta approvare una serie di leggi che non possono né essere rispettate né interpretate oggettivamente... e si crea una nazione di gente che infrange le leggi... per poterla prendere in trappola. Questo è il sistema, signor Readen, questo è il gioco, e una volta che l'avrà imparato, sarà molto più facile trattare con lei".

(La rivolta di Atlante - L'uomo che apparteneva alla terra - A. Rand)

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