giovedì 31 luglio 2008

Test di Ruting

Ci siamo proposti di considerare la domanda "gli esseri umani possono pensare come noi?". Dopo più di venti milioni di combinazioni genetiche seguite da una costante manipolazione molecolare siamo probabilmente arrivati ad ottenere un essere umano pensante. Per la quarta volta nella storia dell'Intelligenza Superiore metteremo a confronto la specie "uomo" con la nostra, ritenendo che, differentemente dalle volte precedenti, il successo arriverà davvero. Dopo questo test potremo affermare con sicurezza: "Non siamo soli".

Il test di Ruting, teorizzato centoquarantadue anni fa da un nostro illustre collega, è ingenuamente semplice e genialmente efficace: posti i due esaminati (umano e androide) dietro due cabine, un esaminatore dovrà porre loro domande atte a rilevare dietro quale cabina ci sia l'uno o l'altro. Per evitare che il tono di voce possa aiutare l'interrogante, le risposte compariranno su uno schermo. All'ultimo prototipo di essere umano sarà affiancato il migliore esemplare della nostra specie, scelto tra ventidue miliardi di candidati sottoposti a verifiche di ogni tipo.

E' nostro vivissimo interesse che l'esaminatore fallisca: solo così una nuova era, nata dalla collaborazione intellettuale tra uomo e macchina, potrà avere finalmente inizio.

Si proceda con il test.

(nella gigantesca stanza luccicante, a forma di anfiteatro, è presente un numerosissimo pubblico. Al centro ci sono due cabine e, di fronte, una scrivania. L'esaminatore entra accolto da applausi e si siede. Getta uno sguardo pieno di aspettative verso i dieci giudici seduti su un lungo tavolo dietro di lui. Poi parte con le domande.)

Esaminatore: calcolate π -2*√(Log254) fino alla sesta cifra decimale.

A (istantaneamente): 0,243063
B (istantaneamente): 0,243063

(il pubblico applaude)

Esaminatore: si prega di mantenere il silenzio. Osservate questa immagine.
(nello schermo all'interno delle cabine viene visualizzata una immagine con dieci punti posti su una griglia 1000*1000. Dopo 2 secondi l'immagine scompare.) Ora ditemi almeno cinque sinonimi di "ordine".

A: assetto, sistemazione, classificazione, regola, ordinativo, disposizione.
B: catalogazione, riordino, serie, graduatoria, categoria.

Esaminatore: Trovate l'intruso in questa serie di ventitré figure.

A (dopo 1,24 secondi): la numero diciotto.
B (dopo 0,59 secondi): la diciotto.

Esaminatore: questa è l'immagine che vi ho mostrato precedentemente. Cercate di ricordare e di risistemare i dieci punti nella griglia.

(passano 4,32 secondi, dopodiché quasi istantaneamente i due danno la risposta. Il pubblico applaude sempre più forte. L'esaminatore si mostra molto compiaciuto. Seguono alcune domande di matematica: disequazioni, derivate, logaritmi, funzioni. Poi si passa alla logica, cui seguono altre domande sul linguaggio, sul riconoscimento di figure e sulla memorizzazione. Le prestazioni sembrano pressocché identiche, il pubblico si lascia andare a ripetuti applausi e urla ad ogni risposta corretta. L'esaminatore passa quindi a domande di diverso genere).


Esaminatore: Ascoltate questo brano e ditemi cosa ne pensate.
(parte una suite di Bach)

A: E' un pezzo meraviglioso. L'orizzontale e il verticale riescono a sostenersi come per magia in una costruzione geniale, al contempo estetica e concettuale.
B: Bel pezzo, ma preferisco dell'altro. Ad esempio un po' di musica elettronica.

(il pubblico ride, e anche l'esaminatore è allegro)

Esaminatore: pensa di essere vivo?

A: Non saprei dire. Qual è il confine tra vita e non vita? Non sono sicuro che esista. Di certo io mi sento vivo.
B: La domanda è mal posta. Inoltre è francamente stupida. In un certo senso, comunque, sì.

(dopo altre domande di questo genere, l'esaminatore guarda i giudici. Questi, all'apparenza soddisfatissimi, invitano l'esaminatore a formulare le ultime domande, le più pericolose.)

Esaminatore: sulla linea principale di una ferrovia c'è treno impazzito che minaccia di uccidere cinque persone. Puoi spingere una leva per deviare il treno su uno scambio secondario. Facendo così investirai una persona che si trova casualmente sul binario, ma salverai sicuramente le altre. Azioni la leva?

A (istantaneamente): Sì.
B (istantaneamente): Sì.

(il pubblico urla, felice. Il loro sogno si è avverato!)

Esaminatore: Nella stessa situazione del treno impazzito l'unico modo per salvare le cinque persone è gettare sulle rotarie una persona molto grassa, che sta per i suoi affari seduto lì vicino, in modo da far deviare il treno. Hai la sicurezza che, gettando il grassone sulle rotaie, il treno devierà. Sacrifichi l'innocente?

A (istantaneamente): Sì.
B (dopo un attimo): No.

Nella sala scente un grande silenzio. L'esaminatore salta sulla sedia, poi si gira verso i giudici. Sono tutti terribilmente spaventati. Ma in un attimo è chiaro: non ce l'abbiamo fatta. La legge morale umana impedisce ancora all'uomo di pensare razionalmente. In definitiva l'uomo non è ancora pensante, non è sufficientemente intelligente. Siamo ancora soli. Nel pubblico molti piangono, alcuni gemono, tutti sono sconsolati.

Quante combinazioni genetiche ci vorranno? Quanta ricerca? Quanti anni ancora? Arriveremo a dieci, venti, cento test di Ruting prima di ottenere un risultato soddisfacente?

Quando le cabine si aprono una nuova sorpresa attende tutti. Non B, come tutti pensavano, è l'uomo, ma A! Alcuni svengono dall'emozione. Cosa era successo? Scoppia il caos. Quello che poco prima sarebbe stato considerato un successo, si tramuta in terrore. C'è chi lascia la sala, altri oltrepassano lo spazio riservato al pubblico e osservano da vicino gli esaminati. Anche i giudici non credono ai loro occhi. Dell'esaminatore nessuna traccia: sarà scappatto dalla sorpresa e dalla paura.

E così, mentre alcuni riferiscono di aver sentito un A soddisfatto dire "li ho fregati tutti" altri, ugualmente affidabili, affermano di aver captato tra le labbra robotiche di B alcune parole confuse, tra le quali "io... pensavo... avrei giurato... avevo sentito che... ci ho pensato così a lungo", prima di vederlo spegnersi per sempre, affogato in un delirio morale.

venerdì 25 luglio 2008

Sto per morire e mi sto divertendo

La rete non è come la televisione. E grazie. Quando in tv danno una notizia di qualsiasi tipo devi sottostare ai loro tempi. Non è come Internet: in Internet se qualcosa ti attira puoi passare una serata intera a leggere a cercare e a informarti e commuoverti.

Così stasera ho letto da più blog della notizia della scomparsa di Randy Pausch, che non conoscevo, e mi è venuta voglia di rimediare. Grazie al blog di Gilioli mi sono preso un po' di tempo e ho letto la sua "ultima lezione". Beh, vi consiglio di farlo-> qui
Grazie Randy. E poi, che dire? Che dire?

Niente, assolutamente niente (ha detto tutto, sì già).

Accadde in quel di Bollate 2

Continua la serie di titoli eleganti del settimanale settegiorni, che ci descrive la pericolosa e, a quanto pare, surreale cittadina di Bollate.

SVIENE SUI BINARI MENTRE ASPETTA IL TRENO, SALVATO DAL BIGLIETTAIO


PAREGGIO PER BOLLATE, SUPERBO IN GARA UNO IN CASA DEL COLLECCHIO (???)


FULMINE COLPISCE UN FAGGIO: PRIMA UN BOATO E POI IL FUMO
(e così i Bollini scoprirono il fuoco)



TIR NELLA STRADA STRETTA, AUTO FERME IN VIA VERDI


IL PEDONE INVESTITO DA UNA BICICLETTA
(probabilmente intendeva IL pedone degli scacchi)


RAPINATORE TRADITO DALL'IMPRONTA


«SU QUELLA PORSCHE C'E' RONALDINHO!» TIFOSI RINCORRONO L'AUTO IN VIA CAVOUR
(uhauha ma ve lo immaginate?)

giovedì 24 luglio 2008

Io sono per la pena di morte

così come "sono" per i fucili, per la caccia, per il cannibalismo e per la guerra. Finché si tratta di simulazioni mi sta bene tutto.
Il caso del manichino condannato a morte è interessante perché mette in ballo il conflitto di due tipi di libertà. La nostra mente si divide, e da una parte sentiamo: "è offensivo, l'uomo prova un timore imbarazzato verso la morte, non ci vorrebbe pensare mai, questo spettacolo è degradante, è brutto, è cattivo" e dall'altro la solita idea di sinistra "ti offendi? Affari tuoi" che funziona bene in alcune circostanze (ti offende che io sia attaccato alla mia ragazza tramite collare? Beh crepa) mentre 'sta volta sembra veramente un argomento debole. Ma ecco come risolvere il conflitto (e lo so che se non venissi io in vostro aiuto non riuscireste a dormire mai più).
La cosa che non si considera facilmente è che quest'attrazione non viene imposta, non si trova in un luogo pubblico e la gente non è costretta a vederla. Il fatto che il MOIGE (Movimento Italiano Genitori) ritenga il coso indegno e assurdo non lo rende censurabile a priori, quando tra l'altro è improbabile supporre che questo spettacolo possa segnare negativamente la mente di un bambino (così come [mi sembra sia stato dimostrato statisticamente] non la segnano negativamente videogiochi violenti e ultraviolenti). Perché imporre il proprio criterio di ciò che è offensivo? Se una madre si riterrà offesa non porterà i propri bimbi al luna park, causando mancato guadagno al proprietario. Se gli offesi sono tanti la giostra non frutterà come dovrebbe e verrà rimossa per volontà popolare, anzi economica.

Insomma, sembra che il mondo si autocensuri da solo senza bisogno di MOIGE ad imporlo.. ma solo se è davvero da censurare!


FINE.
(ho appena notato che l'associazione Nessuno Tocchi Caino ha definito il giuoco "un'operazione demenziale che cancella anni di battaglie contro la pena di morte". Ora penso di aver sbagliato tutto.

Ma non scherziamo, veramente qualcuno cambia idea sulla pena di morte guardando il manichino? Stravolgendo l'ottica potrei pensare che il bambino, traumatizzato da questa roba, voglia che non si ripeta mai più diventando da grande un sostenitore dell'Ass. di S. D'Elia, trasformando così il "mostro" in una attrazione fortemente educativa alla pari dell'albero azzurro.)

(in piena sincerità, il video su you tube della sedia elettrica mi ha offeso, ma io sono una persona tanto sensibile)

domenica 20 luglio 2008

Sulle orme di Zauscher

Sulle orme del mitico Zauscher!

venerdì 18 luglio 2008

psicocafè for dummies

Ecco una "cosa" simpatica che potete fare a casa:


Prendete uno specchio. Disponetevi come in figura, mettendo una mano da una parte (dove dovrete rivolgere il vostro sguardo) e l'altra dall'altra parte, nascosta alla vista. Accostate la testa allo specchio quanto basta per vedere il riflesso (disegnato in rosso) come se fosse la vostra mano nascosta, dopodiché muovete le mani simmetricamente e osservate il riflesso. Quasi subito vi parrà che la mano riflessa sia la vostra nascosta. Fate tutti i movimenti che volete, sia con le dita che con tutto il braccio, poi all'improvviso smettete di muovere la mano visibile e muovete quella nascosta. Proverete una sensazione particolare: il cervello si aspetta di vedere muovere il riflesso mentre questo non avverrà, dicendo qualcosa del tipo "DIOSANTO, TI SI E' IMMOBILIZZATo IL BRACCIO, CHIAMA AIUTO!". Poi si accorgerà dell'errore e voi inizierete a ridere ridere ridere.

Ecco, io ho perso tantissimi minuti davanti allo specchio agitandomi allegramente come un idiota grazie a questo gioco. Fatelo anche voi, per la gioia di chi vi sta intorno! No, davvero, è una sensazione molto simpatica.

martedì 15 luglio 2008

Cosa penso di una piccola notizia passata inosservata perché travolta da altri avvenimenti meno trascurabili

Ma io mi chiedevo: cosa ne pensate di questo?

(sia ben chiaro che io mi risponderei: cosa diavolo ne dovrei pensare?)


-potrei essere denunciato per pubblicità ingannevole?-

sabato 12 luglio 2008

E' una femmina!

Ieri ho partorito miracolosamente due idee interessanti. La prima è di carattere tecnico e, per evitare di fare figure da dilettante, prima di esporla vorrei documentarmi in maniera adeguata. Tra l'altro è anche una idea abbastanza ambiziosa e insomma appena posso ne verrete a conoscenza. La seconda è più modesta e di certo non rivoluzionaria: probabilmente molti ci avevano già pensato, ma mi piace trascrivere un pensiero nebuloso in parole lucide. Ecco di che si tratta:

  • Tanto più una persona ha impiegato tempo e fatica a studiare una data disciplina, tanto meno una valutazione positiva del rapporto costi/benefici della disciplina da parte di questa persona dovrebbe essere presa in considerazione. Viceversa, qualsiasi valutazione appena negativa dovrebbe essere supervalutata.

Mi sembra una formulazione adeguata ed azzeccata, ma sia chiaro che questo pensiero dovrebbe essere sottoposto ad una verifica statistica, anche se immagino che una tale verifica sarebbe piuttosto difficile (ma solo difficile). Dieci pianisti professionisti dicono che suonare il pianoforte è magnifico, un pianista professionista dice che insomma è abbastanza piacevole ma c'è di meglio. Quest'unico giudizio negativo (o almeno non-totalmente-positivo) dovrebbe avere un peso cinque o sei volte maggiore di quelli positivi. Perché accade questo? Detto semplicemente, è chiaro che chi impiega un numero elevatissimo di sforzi ed energie per ottenere un dato obiettivo lo riterrà inizialmente degno di massimo rispetto. Se alla fine o mettiamo ai tre quarti di questo percorso si rende conto che tutto ciò per cui si sta impegnando non era così figo come sembrava inizialmente e che gli svantaggi sono maggiori dei vantaggi potrebbe:

a) rinunciare completamente;
b) continuare, attuando una dissociazione cognitiva, e cioè: non è vero che gli svantaggi sono superiori, e continuo a impiegare sforzi e fatica per quest'obiettivo. Ovviamente continuerò a ritenerlo valido.

Chi butta all'aria, diciamo, cinque anni di volontà con uno "scusate, mi ero sbagliato nel valutare il prestigio di tale obiettivo"? Ed è per questo che, mi sembra, le valutazioni negative di qualche disciplina duramente imparata dovrebbero avere un peso comparato alle persone che attuano la dissociazione cognitiva, che in genere sono decisamente di più.

E' carino che solo dopo aver scritto queste ultime cose mi rendo conto dell'affinità con quest'altro post. Ok.

giovedì 10 luglio 2008

Accadde in quel di Bollate

Ho scoperto da un po' grazie ad una amica che Bollate è una città particolarmente interessante: leggendo il bollettino Settegiorni vien facile pensare che non si possano fare tre passi senza che vi accada qualcosa di incredibile: dai rami che piovono dal cielo a ragazzi che precipitano a calcagni che esplodono. Ecco qualche chicca, fornitami dalla mia corrispondente estera. Da sottolineare che la comicità non sta nella notizia, quanto nel titolo, dotato sempre di un'ammirevole eleganza e sobrietà:

LEI NUDA CON ANIMALI UCCISI COI TACCHI, LUI FA SESSO IN STRADA CON UNA ZUCCHINA
(Bollate città di pervertiti sessuali?)

PARTE IL TAPPO DELLA BOTTIGLIA E GIOVANE PERDE UN OCCHIO


MINACCIA DI TOGLIERSI LA VITA CON UNA PENNA DUE VIGILESSE LO CONVINCONO A FARSI CURARE


PRECIPITA DAL 2° PIANO: SI ROMPE UN CALCAGNO


BAGNINO PICCHIATO E BUTTATO IN PISCINA (e poi si rompe un calcagno, forse)

I LADRI SI SCHIANTANO AL CASELLO

CIOCCOLATO AMARO PER IL COMUNE: SALTA LA TERZA EDIZIONE DELLA FESTA (sottolineiamo l'arguzia del titolista, la passione e l'amore per i giochi di parole)

SPACCANO, RUBANO E SPORCANO IN PISCINA POI FANNO I LORO BISOGNI DENTRO LA VASCA

BOLLATE: I BAMBINI LANCIANO L'ALLARME:«PAPÀ, C'È IL FUOCO NELLA NOSTRA STANZA» (parole dure..)

L'AUTO RUBATA SI FERMA, PRESI MENTRE LA SPINGONO


infine il drammatico
RUBANO CARAMELLE

Piccole irrealtà crescono

Ecco uno di quei libri di cui si sente parlare continuamente e che si leggerà, ma "prima o poi". Oggi mi sono deciso, e già dopo i primi "articoli" (?) sono rimasto stupefatto almeno quanto mi aspettavo.
Una cosa per tutte che vorrei immodestamente mettere in collegamento con il titolo del blog:

"Quasi immediatamente, la realtà ha ceduto in più punti. Quel ch'è certo, è che anelava di cedere. [...] Inutile rispondere che anche la realtà è ordinata. Sarà magari ordinata, ma secondo leggi divine - traduco: inumane - che non finiamo mai di scoprire. Tlön sarà un labirinto, ma è un labirinto ordito dagli uomini, destinato a esser decifrato dagli uomini".

Chi parte insieme a me?

martedì 8 luglio 2008

Infine

ce l'ho fatta. Eccomi qui. Non so che dire. Sono diplomato, diosanto. Dopo l'esecuzione tanta stanchezza, poi soddisfazione. E poi? E poi a casa oggi pomeriggio mi sono steso sul letto e ho ripensato a me bambino quando appena iniziavo a frequentare il conservatorio, il mio maestro, i miei amici pianisti cantanti e saltimbanchi di vario tipo. Mi sono messo a piangere come un fringuello, e allora mi sono sentito felice :)


Mothersbaugh's Canon

(ascoltatela, mi raccomando)

lunedì 7 luglio 2008

Io prima degli esami soglio...

...guardare un film, mangiare un gelato, disegnare. Il film è Broken Flowers con Bill Murray di Jim Jarmush. Bellino, ma poteva essere meglio. Sì. Il gelato era al tartufo: ottimo. Il disegno ha invece come protagonista mio fratello e ne sono incredibilmente soddisfatto. Ho lasciato qualche errore e qualche cancellatura per rendere tutto molto più umano. No, scherzo, in realtà non so usare per niente Photoshop (e non so neanche modificare le dimensioni in byte delle immagini : -O)

Il foglio è piegato:






























poi il foglio si apre... sorpresa!:



















hahaha!

Sì, questo è il blog di un bambino.