venerdì 6 novembre 2009

dialoghi, 17bis

T: Questo incasinerà tutto il sistema di etichette.

M: CHE CAZZO C'È!?

T: Allora, nell'altro post non sono riuscito a fare proprio ciò di cui stavo parlando. Dopo averlo scritto e dopo averci dormito su ho pensato che l'esempio del martello non coglieva il punto esatto, e quindi ho attraversato -qualche stato di- ansia, e quindi ho pensato.

M: Sentiamo.

T: Perché quest'atteggiamento?

M: Uhm.

T: C'è sempre questa stanza con questo punto rosso, e AFFERRARE il concetto vorrebbe dire toccare il punto con un dito e riempirlo totalmente. Ma puoi pensare che io abbia delle dita grassoccie che mi impediscano di riempire SOLO il punto e sforino all'esterno. Chiaro? Dico tutto ciò che voglio dire, ma poi ne dico troppo e vado fuori e la cosa diventa incasinata e io non riesco DAVVERO a trasferire la merda che ho in testa nella tua testa, e questo mi crea imbarazzo. Possiamo utilizzare una bacchetta, ma ovviamente questa bacchetta dovrebbe avere un diametro esattamente identico a quello del punto, in modo da riempirlo completamente. Ma ora dobbiamo saper mirare con precisione, utilizzare una bacchetta non è banale. Potremo ad esempio riempire parte del punto in modo da poter comunicare ANCHE qualcosa di ciò che voglio dire, e cioè l'intersezione tra la parte o INSIEME occupata dalla bacchetta e il punto rosso, ma non comunicherò UNICAMENTE e TOTALMENTE ciò che voglio dire. La bacchetta è una metafora.
Cioè, la bacchetta è metafora di una metafora. Non so se...


[T prende un lungo respiro]

T: Sono convinto che fra due ore tutto ciò mi apparirà poco chiaro, poco a fuoco, poco potente e - fuori.



: )

2 commenti:

paopasc ha detto...

ciao
ho visto il tuo commento da Alex e sono passato a vedere. Se intendo bene ciò che volevi dire,è il ricreare esattamente le stesse indentiche condizioni presenti nella tua mente in quella di qualcun altro.
E' questo? Senza l'interferenza della spiegazione del concetto che in qualche modo 'perturba' l'idea da traslocare.
Io provo così: ridurre il problema a semiparti più semplici. Se ognuna mantiene una coerenza e ha solidi riferimenti immagino (ma immagino solo) che l'avrà anche il totale. Il punto di partenza è: il movimento.
Vedo che hai un sacco di blog che rubano il tuo tempo: ladri! ahahahaha
a rivederci

Vaaal ha detto...

ciao paopasc, il problema è che riducendo e semplificando il pensiero viene corrotto. A volte la prolissità può essere più efficace, non sempre. Ma hai afferrato ciò che intendevo dire :)

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