giovedì 24 luglio 2008

Io sono per la pena di morte

così come "sono" per i fucili, per la caccia, per il cannibalismo e per la guerra. Finché si tratta di simulazioni mi sta bene tutto.
Il caso del manichino condannato a morte è interessante perché mette in ballo il conflitto di due tipi di libertà. La nostra mente si divide, e da una parte sentiamo: "è offensivo, l'uomo prova un timore imbarazzato verso la morte, non ci vorrebbe pensare mai, questo spettacolo è degradante, è brutto, è cattivo" e dall'altro la solita idea di sinistra "ti offendi? Affari tuoi" che funziona bene in alcune circostanze (ti offende che io sia attaccato alla mia ragazza tramite collare? Beh crepa) mentre 'sta volta sembra veramente un argomento debole. Ma ecco come risolvere il conflitto (e lo so che se non venissi io in vostro aiuto non riuscireste a dormire mai più).
La cosa che non si considera facilmente è che quest'attrazione non viene imposta, non si trova in un luogo pubblico e la gente non è costretta a vederla. Il fatto che il MOIGE (Movimento Italiano Genitori) ritenga il coso indegno e assurdo non lo rende censurabile a priori, quando tra l'altro è improbabile supporre che questo spettacolo possa segnare negativamente la mente di un bambino (così come [mi sembra sia stato dimostrato statisticamente] non la segnano negativamente videogiochi violenti e ultraviolenti). Perché imporre il proprio criterio di ciò che è offensivo? Se una madre si riterrà offesa non porterà i propri bimbi al luna park, causando mancato guadagno al proprietario. Se gli offesi sono tanti la giostra non frutterà come dovrebbe e verrà rimossa per volontà popolare, anzi economica.

Insomma, sembra che il mondo si autocensuri da solo senza bisogno di MOIGE ad imporlo.. ma solo se è davvero da censurare!


FINE.
(ho appena notato che l'associazione Nessuno Tocchi Caino ha definito il giuoco "un'operazione demenziale che cancella anni di battaglie contro la pena di morte". Ora penso di aver sbagliato tutto.

Ma non scherziamo, veramente qualcuno cambia idea sulla pena di morte guardando il manichino? Stravolgendo l'ottica potrei pensare che il bambino, traumatizzato da questa roba, voglia che non si ripeta mai più diventando da grande un sostenitore dell'Ass. di S. D'Elia, trasformando così il "mostro" in una attrazione fortemente educativa alla pari dell'albero azzurro.)

(in piena sincerità, il video su you tube della sedia elettrica mi ha offeso, ma io sono una persona tanto sensibile)

2 commenti:

NoirPink - Modello PANDEMONIUM ha detto...

Noi abbiamo calcolato anche una sorta di "indice di densità" del ricorso alla pena di morte, in modo da far emergere come a tale pratica si faccia ricorso in termini fortissimi anche in quei paesi che, solo a causa della propria realtivamente ridotta popolazione, nelle classifiche non compaiono mai.
Scopriamo allora che in Arabia Saudita ci sono ben 6,7 esecuzioni ogni milione di abitante, in Guinea Equatoriale 5,9, in Iran 5, in Cina 3,8 e in Libia 1,5...
http://noirpink.blogspot.com/2008/07/attualit-la-pena-di-morte-non-muore.html

Andrea Ferrigno ha detto...

uh, sono perfettamente d'accordo con te.

post correlati