domenica 23 marzo 2008

Dialoghi Sacri 8

M: Che ti prende? Come va? Come ti chiami?

V: Ciao, sto bene, ma come sempre...

M: Ma da quanto tempo hai iniziato a segnarti le cose? E perché?

V: E' semplicemente paura. Che brutta frase, scusami! Una volta ho chiesto ad una mia amica se avesse mai letto "l'uomo senza qualità". Mi rispose che non si ricordava. Come è possibile?! Io me lo ricorderei. Ma lei sapeva chi fosse Moosbrugger, e comunque non era sicura di aver letto il libro. Mi risultò inconcepibile. La cosa più tremenda è che non è affatto inconcepibile (a quanto pare)!

M: Non mi sembra nulla di così grave. Aspetta, ora sì.

V: Questi dialoghi mi stanno stufando. Non ricordo mai i precedenti. Che collegamenti posso fare se non ricordo nulla? Sto scherzando, qualcosa ne ricordo, non meno di molte altre persone, e mi sento molto bene. Mio nonno però legge sempre la stessa pagina dello stesso libro. No, alcune volte va anche avanti, arriva chessò al secondo capitolo, ma poi si distrae e ricomincia tutto da capo. Prima dell'incidente pensai che ad un uomo con scarsa memoria bastasse un solo libro. Una sola emozione per tutta la vita, che si ripetesse di continuo, avrebbe potuto rendere uno smemorato felice. In effetti è così, ma non so quanta felicità o emozione possa dare l'incipit di Quo vadis riletto circa cinque volte al giorno. Ho già proposto di presentargli qualcosa di più avvincente, magari un piccolo raccontino di poche pagine. Forse è ancora troppo lungo.

M: ...

V: Ma se l'intelligenza è un'unione tra memoria e capacità di collegamento, che intelligenza ci può essere in uno smemorato? E' una specie di stupido per natura, al pari di altri... Mio nonno è intelligente? Lo è mai stato? Credo di sì. Ma ora non lo è più. Per fortuna un uomo non si giudica dalla sua intelligenza.

M: Un uomo non si giudica affatto. Parli e parli, ma mai che ti decida a comprarti un'agenda. Collezioni brutte figure o cosa? Ogni volta dici che non succede mai, che è la prima volta. Ma sei patetico!

V: Torniamo a mio nonno. Ho pensato di dargli un segnalibro. Non prendermi per stupido, ma tu ricordi perfettamente tutto ciò che precede il punto in cui sei arrivata? Io no, ma continuo comunque a leggere. Così si potrebbe arrivare alla fine senza conoscere né l'inizio né lo svolgimento, né la frase precedente a quella conclusiva. E' una vita di frammenti, di istanti che si susseguono senza alcun collegamento gl'uni con gli altri. Mio nonno è un debussysta! Hai già visto Memento? Vedilo!

M: Me l'hai già chiesto decine di volte. Me l'hai già consigliato. L'ho già visto. Mi è piaciuto tantissimo.

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