In questo post de Il Laicista Il Laicista dice: "La sensazione che si voglia negare la libertà di ognuno di credere, nasce spesso dal carattere stringente che certe argomentazioni hanno."
E' proprio ciò che mi è sempre parso, che la scienza fosse come un tiranno che ti prende per i capelli; continuerà ad essere qualcosa di simile finché l'uomo non potrà dimenticare in maniera mirata. Forse è questo il motivo del sentimento di libertà mutilata e di violenza della conoscenza.
Ma ora non possiamo fare altro che farci tirare per i capelli, almeno così mi pare, e alcuni sono perversi masochisti, pure.
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Non sempre sono così laterali come promesso...
3 ore fa
8 commenti:
Ammetto di essere un po' disorientato da questo post, mi ci raccapezzo poco. :)
Se la scienza non è una semplice costruzione sociale, a tiranneggiare la nostra vita sarebbero in realtà i fatti, la scienza si limiterebbe a constatarli.
Quindi, il carattere stringente delle argomentazioni scientifiche nascerebbe semplicemente, appunto, dai fatti per quello che sono e per come sono stati appurati.
A meno che tu non ritenga, invece, che la conoscenza scientifica non scopra la realtà empirica ma la costruisca, solo in questo caso ritroverei la bussola. :)
La scienza fornisce informazioni che non sono rigettabili troppo facilmente. Non crea la realtà empirica, ma ci dà informazioni su di essa che prima non conoscevamo e che eravamo liberi di rifiutare o no.
Il fatto che la scienza "constati" i fatti senza inventarli (limitandosi cioè a creare "informazione") non la rende meno violenta..!
Voglio dire che il problema non è la scienza che crea informazioni, ma l'uomo che non può rifiutare quelle informazioni e si ritrova ingabbiato in una condizione strana: può conoscere qualcosa, ma non sa se questo lo renderà meno o più felice. E una volta che abbia fatto il passo, non può tornare indietro. La non possibilità di tornare indietro è paralizzante. Solo in questo senso la scienza mi sembra violenta, quando ti dice Credi! Non puoi non credere! Lo vedi con i tuoi occhi!
ecc.
Capisco.
Però è pur vero che la storia della scienza stessa ci insegna che l'eresia, a differenza che nelle religioni, è ben accetta ed è per lo più proficua per l'acquisizione di nuove conoscenze.
Anzi, molte delle rivoluzioni scientifiche sono nate come eresie inizialmente ostacolate dal mondo scientifico accademico.
La libertà dello spirito quindi c'è, ma è una libertà di volta in volta sottoposta al vaglio dell'esperienza.
Quindi, in sintesi, non i sento di condividere del tutto vero quel che hai scritto, in realtà la scienza libera da vincoli che non hanno nessun fondamento per sostituirli con altri più validi, rendendoci perciò più liberi.
Spero di essermi spiegato e di non essere stato troppo confuso, ma in poche righe non riesco a fare di più. :)
Ti sei spiegato benissimo!
Vorrei scrivere un commento lungo perché l'argomento mi sembra interessante:
"Però è pur vero che la storia della scienza stessa ci insegna che l'eresia, a differenza che nelle religioni, è ben accetta ed è per lo più proficua per l'acquisizione di nuove conoscenze."
Hai ragione, ma questo tipo di affermazione deve sempre essere trattata con grande cura. Le varie conoscenze sulle cose hanno diversi gradi di aperte virgolette "verità"; la scienza, rispetto ad altre discipline, può raggiungere gradi altissimi di questa scala. Quindi ben venga la libertà di pensiero, ma sapendo che sarà una libertà limitata. Possiamo mettere in dubbio che la Terra giri intorno al Sole? Sì, ma solo mettendo in dubbio o ignorando tutte le argomentazioni a favore, cosa che non si addice alla ragione umana. No, non possiamo rigettare cose del genere, non siamo liberi di farlo perché la nostra natura non ci permette tanta elasticità.
Mi sembra che la libertà sia possibilità di scelta, ma questa possibilità è enormemente limitata dalla scienza, proprio a causa del suo essere scienza come la intendiamo.
"la scienza libera da vincoli che non hanno nessun fondamento per sostituirli con altri più validi, rendendoci perciò più liberi."
I vincoli senza fondamento, proprio perché sono senza fondamento, permettono di essere stravolti senza tanti problemi. I vincoli con fondamento non lo permettono facilmente. Mi sembra che l'ignoranza sia in correlazione con la possibilità di essere liberi.*
Tutto questo non ha ovviamente nulla a che fare con gli altri aspetti della scienza. Sto solo prendendo in esame la scienza e la libertà che fornisce la conoscenza dell'informazione scientificamente argomentata.
Se non ti ho convinto è perché non ho fatto (non posso fare) un discorso scientifico. Per questo sei LIBERO ti essere in disaccordo : p
*questo sembra assurdo solo se pensiamo che più libertà corrisponda a più felicità, cosa che mi pare indimostrata.
Ma, insomma, per ottenere quel che tu chiedi bisognerebbe abolire la realtà, no?
Ma in che senso ciò è possibile, se non attraverso l'illusione e l'autoinganno?
O, una realtà, semplicemente non esiste?
P.S.:
devo farti i complimenti, non mi è mai capitato di trovare un blogger con idee tanto originali, quanto ben argomentate. :))
le tue ultime domande sono troppo difficili..!
Grazie per i complimenti! Anche il tuo blog è molto bello e utile : D
Un'altra dote rara tra i blogger: la sincerità! ;-)
Grazie per la segnalazione e per la pazienza.
Ciao e a presto.
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