Berlicche, nel post citato nel mio post precedente, e che mi scoccio di riportare qui, mi dice (dopo che io avevo notato come il cristiano agisse sotto minaccia di fuoco eterno)
"Il cristiano non è mosso da una divinità superiore, nè da essa minacciato o guidato. Il cristiano ama Cristo, e cerca di essere degno del suo amore, tutto qui."
Poi fa l'esempio della ragazza: "Tu sei "mosso" dalla tua ragazza, o da essa minacciato o guidato per farti comportare in una certa maniera? No? Se arrivi in orario agli appuntamenti, e cerchi di essere gentile con lei, è perchè le vuoi bene. Il cristianesimo funziona nella stessa maniera."
alché io ho risposto: "Tu dici che amare Dio è come amare una ragazza, quindi se ci si dedica a lei lo si fa per puro amore, e ogni vincolo è sempre un vincolo d'amore. Ma il paragone con la ragazza è ERRATO! E' vero, quando sto con una ragazza è perché la amo. Ma questo perché stare con una ragazza, in genere, è una SCELTA. Immagina esistesse una ragazza che dicesse "se non stai con me brucerai all'inferno per l'eternità". Che dolce!
Una ragazza da amare! Volontariamente! Che scelta c'è in questo caso?
Per prendere in prestito le parole di ago: "non importa quanto si incensino le parole, o le si imbelletti", una minaccia è una minaccia. "
Ma a quanto pare la mia spiegazione non basta. Berlicche dice che l'amore di Dio è un po' come quello della madre che ti dice "non correre con le forbici in mano, che ti fai male". Non minaccia, ma constatazione.
Quindi, eccoci qui: dimostriamo nella maniera più logica che mi è possibile che Dio minaccia i cristiani. Avrei potuto farlo lì, ma perché scrivere un mirabolante pensiero tra i commenti in un blog mentre posso ficcarlo qui, dove nessun cristiano mette piede (credo)?
Innanzitutto ci vuole, ovviamente, una definizione di minaccia. Da questo sito (no, non ho voglia di alzarmi e cercare nel dizionario fisico, tanto cosa cambia?) scopro che la minaccia è una "parola o gesto di cui uno si serve per incutere timore del male, che gli si prepara per punizione o per vendetta".
Si può affermare che Dio minacci il cristiano, dunque, quando lo informa gentilmente che se non seguirà i suoi precetti andrà all'inferno per l'eternità?
Un punto abbastanza importante è notare la differenza tra due tipi di frasi che "incutono il timore del male". E' evidente che "non correre con le forbici in mano che ti cavi un occhio" incute timore del male, ma la mamma non si prepara di certo essa stessa a punire il figlio. Se la mamma dicesse "non correre con le forbici in mano, altrimenti ti manderò all'inferno per l'eternità", quella sarebbe una minaccia. Tutto questo l'aveva già detto il dizionario etimologico. Con più precisione ci tengo ad affermare che
una frase x è una minaccia nella quantità in cui il referente di x è responsabile dell'evento negativo conseguente all'azione indicata in x.
(questa frase non è affatto diversa nella sostanza dalla definizione di cui sopra. Ci permette solo di mettere in evidenza il punto che per me è il punto chiave)
Se la mamma dice "non fumare che muori", questa non è una minaccia, giacché la madre non è responsabile dell'evento "morte". Se un mio amico mi dice "balla e canta l'inno ungherese, senò ti picchio" ebbene quella è una minaccia. L'unica variabile a mutare è, a mio avviso, la responsabilità dell'evento negativo conseguente all'azione indicata nella minaccia.
Quindi devo rispondere solo a questa domanda: in che misura il referente di "se non rispetti i miei precetti vai all'inferno" è responsabile di "andare all'inferno"?
E' vero, i cristiani potrebbero dire che siamo noi che scegliamo di andare all'inferno, giacché Dio ci ha dato il libero arbitrio (haha) e noi SCEGLIAMO di essere cattivi. Quindi siamo noi i responsabili. Quindi non è una minaccia.
Ma qui non stiamo parlando di una qualsiasi persona, bensì di Dio, che ha come qualità quella dell'onnipotenza. Dio può tutto. Può evitare quindi anche che io vada all'inferno, senza dubbio con 0 (zero) sforzo.
Chi può comandare qualcosa con zero sforzo è responsabile di quella cosa (sebbene una condizione di zero sforzo è impossibile per noi mortali). Se io potessi ottenere la pace del mondo con un battito di ciglia, e non volessi farlo, ne sarei responsabile (neanche come Dio: il mio sforzo di battere le ciglia non è zero, infatti, mentre lo sforzo di Dio per evitarci l'inferno è zero, giacché esso ha una potenza infinita).
Quindi Dio è responsabile dell'evento negativo di cui mi informa, "andare all'inferno".
Quindi Dio minaccia i cristiani.
cvd
(mah, sì, prendetelo per quello che è)
Un vaccino contro la malaria pensato per essere somministrato attraverso le
zanzare
-
Al momento è stato testato su un numero limitato di persone e ha mostrato
un’efficacia dell’89% nel prevenire la malattia. Dovrà essere ulteriormente
val...
9 ore fa
13 commenti:
Ciao Vaal,
purtroppo (!?) per te i cristiani mettono piede qui...
Ci ho messo qualche minuto, prima di trovare un punto debole della tua argomentazione, che mi sembra essere questo:
"Ma qui non stiamo parlando di una qualsiasi persona, bensì di Dio, che ha come qualità quella dell'onnipotenza. Dio può tutto. Può evitare quindi anche che io vada all'inferno, senza dubbio con 0 (zero) sforzo."
Secondo lo stesso ragionamento, Dio dovrebbe, per il solo fatto che può, anche mandare tutti all'inferno, distruggere l'intero universo, cambiare il colore di tutti i kinder sorpresa da marrone a blu e rendere Laura Pausini una buona cantante.
La capacità di fare una cosa non implica che si debba farla: Dio (odio scriverne il nome, tende ad antropomorfizzarne il concetto) amministra (antrop. nr. 2, scusami) il mondo con giustizia, quindi userà la sua onnipotenza con giustizia.
La spiegazione di come questa giutizia è da intendere che io conosco è questa: se sei un peccatore, non vuoi stare con Dio: il tuo desiderio viene preso sul serio e anche dopo la morte ne vieni separato, e questa separazione è detta inferno.
Ciao Laplaciano, metti piede qui tutte le volte che vuoi, il tuo blog è troppo bello.
Non che voglia difendere troppo una dimostrazione che è ciò che è, cioè un po' uno scherzo, però ci provo.
"La capacità di fare una cosa non implica che si debba farla"
questo è vero, ma noi non stiamo parlando di questo. Stiamo parlando della responsabilità di Dio dell'evento "mandarti all'inferno". Secondo il mio ragionamento se questa responsabilità esiste Dio minaccia i cristiani (giacché afferma che, se non soddisfi le sue richieste, potresti incappare in un evento negativo di cui è diretto responsabile). Giacché Dio è responsabile dell'esistenza dell'inferno e del fatto che tu vada all'inferno, Dio minaccia.
Il fatto che questo sia o non sia giusto è indifferente. Se io ti dico "se non doni tutti i tuoi soldi ai poveri ti picchio a sangue" potrebbe magari essere considerato giusto, ma rimane una minaccia. (a quanto pare una minaccia può essere giusta o ingiusta, boh)
mah, ci ho pensato per due minuti interi, difficilmente una minaccia può essere giusta.
In effetti è difficile considerare giusto l'evento "inferno per l'eternità". Insomma l'eternità..
Già, in effetti un po' è così ... ;)
@-->Vaal
Come per una sovranità, anche il concetto di dio richiede due elementi fondanti: l'ubbidiente e l'ubbidito. A prescindere dall'esistenza o meno d'una entità primigenia creatrice e generatrice del tutto - questione indubbiamente indimostrabile, sia in positivo che in negativo - per togliere qualsiasi valenza al presupposto di divinità, è sufficiente non accettare uno dei termini del predetto rapporto: non riconosco a nessuno il diritto di comandarmi e di pretendere la mia obbedienza, neppure a un sedicente dio. E ora, come la mettiamo?
Quando ero bambina e avevo, innocentemente o meno, combinato qualcosa, mia madre mi rincorreva con il battipanni (ma aveva una vasta gamma di oggetti casalinghi di cui disporre: scope, scopettoni, mestoli, scarpe, ombrelli. Anche se, devo dire, se la cavava egregiamente anche a mani nude) Mi rincorreva per la casa minacciandomi: in nome di Dio, quando ti prendo te la faccio pagare!
Mia madre era un tirapiedi di Dio!
Mi dava le botte ( e, ti assicuro, che picchiava come un muratore incazzato)in nome di Dio.
Era il "lavoro sporco" che Dio gli aveva commissionato, per rendermi migliore. Insomma, una missione.
Missione che lei piamente e coscienziosamente espletava tutte le volte che poi riusciva a mettermi le mani addosso.
Perchè Dio mica è uno sprovveduto: il lavoro sporco lo fa fare ai suo scagnozzi.
E se provassimo a denunciarlo come mandante?
Io sono pronta a testimoniare!!!
Marilena
P.S.- Mi piace il tuo blog
Se sei d'accordo inserisco il tuo blog tra i miei link preferiti.
Ciao
Marilena
@lector
"non riconosco a nessuno il diritto di comandarmi e di pretendere la mia obbedienza, neppure a un sedicente dio."
A quanto pare questo tuo diritto è impossibile. E' come dire "voglio avere il diritto di vivere senza testa!"
Ovviamente per il cristianesimo eh, non confondiamoci.
Insomma Dio dice "ehi ok hai il diritto di essere libero, e io ho il diritto di mandarti all'inferno" (ehi, mi è venuto in mente il mio prof. di calcolo, il quale amava dire "tu hai il diritto di non studiare, e io ho il diritto di metterti due!" perfetto..!)
@Amarantilena
bel commento, molto suggestivo. In effetti anche io, se potessi, vorrei essere la mano pesante di Dio.
Tua madre ha fatto carriera.
(denunciare dio non è così assurdo, http://www.haisentito.it/articolo/denuncia-dio-perche-non-lo-ha-protetto-dal-male/5476/ - e altri casi più famosi che non ho voglia di cercare)
Aggiungimi pure, mi fa molto piacere.
Ciao!
necessita di verificare:)
Perche non:)
E' una visione legalistica del Cristanesimo
quella del Dio notaio che alla fine tira le somme e ti da la ricompensa o la punizione.
Il messaggio del predicatore giudeo
Yeshua Hanozri era un messaggio di perfezionamento morale.
Dire che il dio cristiano condanna all'inferno,
è come dire che esiste un dio buddista che condanna al samsara.
Per dirla col tuo discorso,il concetto di "inferno" è una conseguenza,non è propinato da una divinità spontaneamente.
Non è che Dio "ti manda" all'inferno o in paradiso.
Cerchiamo di uscire dal giuridismo
cattolico......
Saluti.
La divinità ebraica ereditata dal cristianesimo è oggettivamente di una cattiveria impressionante: ognuno farebbe bene a leggere la mitologia ebraica (LA BIBBIA). Per fortuna nel nuovo testamento (cristiani) si rivede la figura divina come umanamente migliore.
Invece per quanto riguarda la sua minaccia agli uomini, tutto questo discorso non sta in piedi, perché molte delle cose che ci circondano, la nostra stessa esistenza non è frutto di una nostra scelta. Il dire "fai quello che ti dico io, o ti mando all'inferno" non è più minaccia poiché per tutti gli uomini c'è il libero arbitrio di seguire ciò che è bene o ciò che è male. Se qualcosa è bene o male, viene sentito da noi, è un sentimento UMANO: è una legge UMANA. Scegliere di seguire questo fantomatico dio significa solo fare ciò che sentiamo essere nella sfera del "bene". Essere sbattuti all'Inferno è l'effetto di una vita cattiva (e di conseguenza profondamente infelice): l'Inferno PRIMA di morire. Tutte queste scritture non sono ovviamente sacre (basta leggerle per capirlo) ma scritture che ci aiutano a vivere meglio che PER FORTUNA degli altri uomini hanno scritto per noi. C'è chi ha scritto meglio, chi peggio; nessuno però l'ha fatto a fin di male. L'uomo che ha scritto (non dio che l'ha detto e fatto scrivere a un altro) "Se non segui i miei insegnamenti, ti faccio bruciare in eterno" stava a significare qualcosa di più importante di una minaccia oppure semplicemente ha scritto una sciocchezza (e chi non sbaglia mai?).
Dio non ci minaccia, ci permette un'esistenza secondo il sentimento del bene e del male che si riflette sulla nostra vita (e poi qualcuno ha voluto dire che si protrae senza più libero arbitrio oltre la morte).
Concludo dicendo che ho cercato di scrivere questo articolo in forma completamente "laica" per così dire, così che nessun religioso e nessun non religioso possa sentirsi offeso dal mio pensiero.
Buon anno a tutti!
P.S.: tra i libri che ci aiutano a vivere non esiste solo il Nuovo Testamento o il Corano, o il libro di Mormon, e chissà quali altri bei libri che purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere, ma caterve di altri libri scritti «"PRIMA"» e DOPO.
Posta un commento