giovedì 27 dicembre 2007

Dialoghi Sacri 1

domenica 30 settembre 2007

(22.57) V: Se qualcosa è vera per te, puoi fare finta che sia vera.

(22.57) M: Appunto.

(22.58) V: Una volta ragionavo completamente in questi termini... non è un modo sbagliato, ma è impossibile. Non è così che, "insomma", si vive. Poi si finisce per capire che il modo giusto di vivere è quello abituale, del "senso comune". Ed è davvero giusto! Tu credi che tutto sia soggettivo?

(22.59) M: No, non tutto.

(22.59) V: Cosa non lo è?

(22.59) M: Anzi voglio dire che... Sì, tutto è soggettivo.... ma non dovrebbe essere così.

(22.59) V: Questa frase è stupenda, me la segno.

(23.00) M: Ti faccio un esempio: se io adesso ti dico che per me è giusto che gli ebrei non debbano esistere sulla faccia della terra e tu pensi il contrario, allora questo è soggettivo... ma non dovrebbe esserlo... Comunque penso che l'esempio sia superfluo perché già avevi capito.

(23.02) V: Fammi pensare...una volta un mio amico mi disse una cosa che per me si rivelò molto importante. Come te, come molti, immaginavo che tutto fosse soggettivo. Questo che vuol dire? Che non esistono dati oggettivi. Non è così, anzi, probabilmente è malato pensarla così. Credi piuttosto che i dati oggettivi esitono, ma non è dato all'uomo conoscerli. Ti va bene?

(23.03) M: Sì, lo accetto.

(23.03) V: E' una cosa carina che permette di vivere meglio.

(23.03) M: Diciamo che non l'avrei mai pensata una frase così, però mi trova d'accordo.

(23.03) V: Forse neanche io. Ora, per la questione degli ebrei, potresti essere d'accordo o no, come per tutte le cose: aborto sì no, mono poli gamia, eutanasia, fascismo, comunismo, religione, Dio ecc. Molto dicono: "puoi pensare ciò che vuoi, solo bisogna argomentare le tue opinioni". Sei d'accordo?

(23.04) M: Mi pare ovvio.

(23.04) V: Davvero? Io no, per niente. Ho sempre odiato questo modo di ragionare. Pensa se una persona si ritrova con una idea che prendiamo come fondamentalmente corretta, ma non sa argomentare quest'idea. Perciò l'idea sarebbe sbagliata? E se invece è un bravo oratore, diventa corretta? Sono così labili queste teorie umane che si basano non sulla loro effettiva validità, ma sul modo in cui viene presentata questa validità?

(23.05) M: Placati.

(23.06) V: Volevo solo concludere...!

(23.06) M: Stiamo parlando di una situazione in cui vi è un dialogo fra due persone che ipoteticamente hanno idee diverse.

(23.06) V: Appunto, non c'è nulla da argomentare. E' inutile, le idee sono arbitrarie, sempre.

(23.07) M: Secondo me no.

(23.07) V: E' la naturale soluzione del pensiero "tutto è soggettivo" (ma non dovrebbe essere così!).

(23.08) M: Sì vabbè ma tutto è soggettivo, però mi vuoi dire perché la pensi così? Se nessuno spiegasse il motivo delle proprie idee saremmo tutti a un livello talmente basso... Io non saprei cosa pensare...
Le cose si imparano e da chi le impari se nessuno te le spiega?

(23.08) V: Non si impara nulla.

(23.08) M: Eh già...

(23.09) V: Non si impara nulla perché non c'è nulla -di importante- da imparare


-quante sciocchezze si dicono in 12 minuti?-

2 commenti:

Francesco ha detto...

effettivamente parecchie, comunque non ti placare, ché l'argomentazione anti argomentazioni è davvero notevole, me la segno io questo

p.s. sì, i nostri blog son simili, anche se al tuo invidio i post sulla musica contemporanea, e poi io non sono per l'abolizione della realtà, al massimo per una sua moratoria all'Onu. ci si vede da queste parti

Vaaal ha detto...

Saluti, grazie del commento!

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