venerdì 20 marzo 2009

La consapevolezza ci renderà liberi (parte 1)

Questo post e il seguente sono incredibilmente importanti. Non solo sono interessanti, ma sono anche corretti. I ragionamenti contenuti in questi post hanno cambiato, almeno un po', la mia visione del mondo. Se avrete la pazienza di leggere tutto, potrebbero cambiare anche la vostra. Cercherò di essere il più sintetico possibile.


MODELLO STANDARD DELLO SCAMBIO

Quello che io chiamo ora Modello Standard dello Scambio ha probabilmente un nome diverso, che non conosco; lo chiamerò pertanto Modello Standard dello Scambio. Il MSS ci dice che qualsiasi scambio tra due o più persone è un beneficio per tutte le parti in causa. Molti di voi conosceranno già quest'idea, ma per chi non ne è al corrente farò un esempio esplicativo.

Caio ha un tot mele che, secondo il suo parere, valgono 6 euro. Questo vuol dire che non venderò mai le sue mele a meno di 6 euro, perché altrimenti si terrebbe le mele, giacché per lui valgono 6 euro. Tizio ha bisogno delle mele. E' disposto a spendere per le mele sino a 10 euro. Cioè, il valore delle mele è per lui di 10 euro, e non ha intenzione di spendere più di 10 euro.
Quando Tizio e Caio si incontrano, inizieranno a discutere sul prezzo. Il prezzo, come abbiamo visto, può oscillare da "più di 6 euro" a "meno di 10 euro". E' assolutamente impossibile che lo scambio avvenga superando quei limiti: come abbiamo visto, sorpassare quei limiti rende lo scambio sconveniente per una delle due parti, che non accetterà. I due quindi scambiano le mele a, ipotizziamo, 8 euro.
Entrambi ci guadagnano: Caio, che valutava le sue mele 6 euro, guadagna 2 euro. Tizio, che valutava le mele 10 euro, ne guadagna anch'esso 2, perché era disposto a spendere sino a 10 euro, e invece ne spende 8.
Questo dimostra che lo scambio è SEMPRE conveniente per entrambe le parti.

obiezione dell'ingenuità: sì, ok, è conveniente, ma ci sono tante cose che non hai considerato. Possiamo ad esempio essere PORTATI a volere delle mele da cause esterne, ad esempio se siamo molto affamati.

Nessun problema. La bellezza del MSS è che include tutte le possibilità su ciò che desideriamo.
Se ad esempio Tizio è molto affamato potrebbe desiderare le mele sino a decidere di poter spendere per esse 15 euro. In questo caso Caio può chieder qualsiasi quantità di denaro inferiore a 15 euro. Anche in questo caso, ENTRAMBI CI GUADAGNANO SEMPRE.

obiezione dell'apprensivo: e se Tizio valuta le mele 15 euro, ma non ha 15 euro?

E' possibile che Tizio valuti il suo bisogno di mele pari a 15 euro, non avendo comunque 15 euro. E' difficile che ciò accada: vuol dire che Tizio non ha possibilità di guadagnare, non ha risparmiato abbastanza euro, non può chiedere un prestito a nessuno, non può offrire alcun tipo di lavoro che gli permetta di arrivare a 15 euro. A me sembra davvero una condizione rara.
Comunque, ammettiamo che avvenga. Tizio può provare in questo caso a scambiare le mele per un qualunque prezzo superiore a 6 (il valore delle mele per Caio) e pari ai soldi che possiede in quel momento. Se Caio non trova persone che possono spendere di più, o vuole fare una buona azione, può vendere le mele a Tizio ad un prezzo appena superiore a 6 euro. Cioè, se Tizio ha 8 euro, lo scambio può avvenire solo se Caio è disposto guadagnare massimo 2 euro. Se lo scambio avviene, entrambi ci guadagnano, anche chi come Tizio non ha una quantità di soldi pari al valore che associa alle mele.

obiezione del ladro: e se Tizio non ha neanche un tot di soldi appena superiore a 6 euro? Se Tizio ha 5 euro o 0 euro?

Allora lo scambio non avviene, oppure avviene un furto. Il fatto che Tizio desideri le mele non gli dà il diritto di ottenere le mele, giacché l'unico modo, nel nostro caso, è rubarle a Caio (il quale non le venderebbe mai per 5 euro o per 0 euro). Questo non è un beneficio per entrambe le parti, ma solo per Tizio. Ma questo non falsifica il nostro modello, che ci dice che lo SCAMBIO è sempre un beneficio, non il furto.

L'IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA IMPERFETTA
obiezione dell'egualitarista: qualcuno potrebbe pensare che in questo modo Caio ci guadagni molto. Infatti, immaginiamo che Tizio valuti le mele 15 euro e abbia 15 euro. Le mele possono essere pagate quindi sino a (se ragioniamo per interi) 14 euro. In tal caso Caio guadagna 8 euro (14-6) e Tizio solo 1 euro (15-14). Entrambi hanno un beneficio, ma Caio ha un beneficio troppo elevato! Non è giusto!

In realtà, anche supponendo che Caio e Tizio debbano guadagnarci in maniera eguale, è difficile che Caio riesca a spillare fino all'ultimo centesimo a Tizio. Come mai? A causa della sua scarsa conoscenza.
Il punto principale è che Caio non sa quanto Tizio è disposto a spendere per le mele. Se Caio chiede 14 euro, Tizio potrebbe bluffare e cercare di ottenere un prezzo più vantaggioso. Caio non vuole perdere nessun affare che per lui valga più di 6 euro (il prezzo che attribuisce alle mele), quindi sarà disposto anche a venderle a 9 euro. Certo, è più vantaggioso guadagnare 14 euro che 9 euro, ma Caio, non sapendo che Tizio può spendere sino a 15 euro, NON paragonerà 9 euro a 14 euro, ma 9 euro contro 6 euro (il valore delle sue mele, e cioè la possibilità che Tizio, non avendo soldi, si ritiri dall'affare). In ogni caso, entrambi ci guadagnano. La scarsa conoscenza che ha Caio nei confronti di Tizio è, dal nostro punto di vista, un elemento positivo, in quanto impedisce ad una delle due parti di ottenere il suo massimo profitto possibile (anche se molti di noi potrebbero pensare che non c'è alcun motivo per non desiderare che Caio ottenga il massimo profitto possibile).
Abbiamo visto, quindi, come la conoscenza imperfetta non sia da disprezzare, anzi sia un elemento probabilmente positivo (o, al massimo, neutro).

UN PASSO AVANTI
Ho illustrato il MSS perché è ragionando su di esso che sono giunto alle conclusioni seguenti. Forse ci si può arrivare anche in un altro modo, ma io ho preferito utilizzare quello che ha permesso a me di ottenere una comprensione buona dei ragionamenti che esporrò.

Il nostro passo avanti consiste nel renderci conto che, se il ragionamento alla base del MSS è valido, esso è applicabile non solo ad una situazione di scambio, ma a qualsiasi situazione. Non so quanto possiate essere d'accordo con questa affermazione, ma è difficile accettare tutto ciò che ho detto precedentemente e fermarsi lì.
Ho discusso brevemente questa idea con Maurizio Colucci, e sono stato molto contento nel sapere che anche lui la pensa come me.
Quello che voglio dire è che OGNI SINGOLA AZIONE IMPLICA NECESSARIAMENTE UN BENE PER L'INDIVIDUO. Ho esposto il MSS per arrivare a questo. Il ragionamento è il seguente: se io faccio qualcosa, vuol dire che quel qualcosa è un bene per me, altrimenti non la farei.
Questo vale per QUALSIASI azione, anche quelle che possono sembrare evidentemente un MALE per l'individuo. Maurizio fa un ottimo esempio.

"2. Se tu per errore scegli la porta con dietro il leone invece della porta con dietro il milione di dollari, e vieni quindi sbranato, aprire la porta col leone era bene per te. il paradosso si spiega col fatto la scelta non era tra un milione e il leone, ma tra un milione con probabilità 50% e un leone con probabilità 50%, o la vita con probabilità 100%. Hai scelto il rischio, il che dimostra che era meglio." [altrimenti non avresti scelto il rischio]

Non so se vi è chiaro, ma questo modello implica che E' IMPOSSIBILE COMPIERE ERRORI. Come nell'esempio precedente, andare nelle fauci del leone sembra un errore, ma non è così. Valutiamo una probabilità, un rischio, una grande ricompensa. Se, nonostante tutto, "rischiamo", vuol dire che il rischio è la cosa migliore per noi, altrimenti non avremmo rischiato. Il rischio (in questo caso) è un bene per noi.

Secondo punto importante: questo ragionamento non vale solo in caso di una libera scelta, ma anche in caso di una scelta non libera. Utilizzo un altro esempio di Maurizio:

"3. se io ti punto una pistola alla tempia e ti dico "o la borsa o la vita", e tu scegli di darmi la borsa, significa che darmi la borsa è bene per te."

Non sto dicendo che "desidereremmo" essere in una situazione dove un tizio ci punti una pistola alla tempia. Sto dicendo che, in una situazione simile, QUALSIASI SCELTA che faremmo, sarà sempre UN BENE PER NOI.

Quindi, riassumendo, abbiamo dimostrato che qualsiasi nostra azione è un bene per noi in qualsiasi situazione, e che non commettiamo mai errori. Possiamo chiamare questa teoria "modello positivista" o "Modello Ottimista"(MO), visto che ci dice che andiamo sempre benissimo.

La prossima obiezione è molto importante.

IL (FALSO) PROBLEMA DELLA CONOSCENZA
Obiezione della conoscenza: Immagina che io mi faccia operare da un dottore con dubbie capacità. Io però non so che il dottore ha dubbie capacità. Una volta sotto i ferri, il dottore mi uccide. Dov'è la mia azione qui? Io non ho scelto di essere ucciso. Questo è evidentemente un caso in cui compio un errore, e cioè andare da questo dottore.

Il modello ottimista risolve anche questo problema. Infatti, noi siamo morti sotto i ferri del dottore perché non sapevamo che il dottore fosse un cattivo dottore. Ma perché non lo sapevamo? Perché non ci siamo informati abbastanza. Ottenere conoscenza ha un costo, che è la fatica di informarsi. Se non ci siamo informati vuol dire che per noi informarsi non valeva abbastanza, altrimenti ci saremmo informati; quindi, quando abbiamo deciso di "rischiare" e andare da un dottore di cui non avevamo informazioni, abbiamo deciso che questo era un bene per noi (infatti, abbiamo valutato che informarsi sulle capacità di questo dottore era troppo faticoso rispetto al vantaggio che avremo avuto dall'informarci). La conoscenza non è obbligatoria; inoltre ha un costo. Non siamo obbligati ad ottenere conoscenza, se valutiamo che la fatica per ottenerla non è un bene per noi. Se agiamo "sconsideratamente" a causa della nostra ignoranza, vuol dire che lo facciamo perché questo è un bene per noi.

Spero di essere stato chiaro sino a qui.

Fino a questo momento abbiamo trovato un modello che ci dice che, sempre e comunque, quello che facciamo è un bene per noi. E' un modello non solo elegante e interessante, ma anche corretto. Se, nonostante tutte le argomentazioni, qualcosa ci urta nell'idea che è impossibile per noi commettere errori, questo non vuol dire che il modello è errato. Il nostro senso comune, che urla e si ribella, potrebbe sbagliarsi.


NASCITA E CADUTA DEL MODELLO OTTIMISTA
In realtà, tutte le volte che ho detto che questo modello è corretto ho mentito.
Nel prossimo post dimostrerò che questo modello ha UN SOLO PROBLEMA. Questo problema creerà tante grane, ma ci permetterà di ottenere una nuova visione del mondo.

[forse qualcuno di voi ha già individuato il problema. E' uno solo, perciò se due di voi hanno opinioni diverse, uno di voi si sbaglia]

Sopportare di leggere tutto ciò per poi venire a sapere che tutto ciò è sbagliato potrebbe infastidirvi. Comunque, era essenziale presentare il Modello Ottimista (MO). Dimostrare perché è sbagliato vi ricompenserà più che abbondantemente (non ho dubbi su questo).

Vedremo che, comunque, potremo salvare in parte il MO; perderemo qualcosa, ma guadagneremo così tanto che ciò sarà un bene per noi, e sarà un bene enorme.

-continua nella parte 2-

2 commenti:

Fab(er) ha detto...

complimenti bel post. Mi è piaciuto molto lo sviluppo del "(Falso) Problema della Conoscenza). Seguirò con piacere il tuo blog.

Vaaal ha detto...

grazie! :)

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