domenica 11 maggio 2008

Piccolo dialogo che funge da corollario all'intervento precedente

M: Senti V, non voglio essere offensiva o accusarti di qualcosa, ma non mi parlasti già tanto tempo fa di questa tua teoria sull' inutilità delle argomentazioni?

V: Hai ragione, ci arrivai già diversi mesi fa.

M: Ci arrivasti? Non ti atteggiare.

V: Scusa! Ci ho pensato...

M: Ma allora? Perché la riproponi ora? Non hai altre idee? Forse mi vuoi dire che ci sei arrivato seguendo una nuova strada? Che ora la vedi sotto un'altra prospettiva? Che ora sei riuscito ad organizzare tutto meglio?

V: No. L'avevo solo dimenticato. Un giorno ho pensato al metodo dell'argomentazione per stadi e mi son detto "ma perché pensavo che l'argomentazione fosse inutile?". Avevo completamente dimenticato il mio stesso passo successivo. Non è terribile? Quando ci sono ritornato poi mi son detto "ecco perché pensavo che qualsiasi argomentazione fosse inutile". Nessuna nuova luce: ho solo ripreso ciò che già avevo scoperto.

M: Dovresti temere ciò che diventi se ogni nuovo concetto potrebbe essere soltanto un passo indietro a causa della tua scarsa memoria. Un giorno potresti ritrovarti completamente stupido solo perché non ti ricordi come facevi ad essere intelligente. Ammesso che tu lo sia.
La parte più bella della tua teoria contro le teorie di argomentazione è l'ultima. Dici che la stessa teoria potrebbe essere effettivamente falsa per una qualsiasi argomentazione che non riesci a trovare.

V: E' proprio così. Mi sembra divertente.

M: Anche a me. Una teoria che nasconde al suo interno la sua stessa fragilità. Cosa ti ricorda?

V: Un nome.

Nessun commento:

post correlati