martedì 15 gennaio 2008

Dialoghi Sacri 3

V: Vedi.

M: Non ho capito.

V: Sono due persone che parlano in maniera diversa. Ora?

M: Ora sì. Mi devi sempre dare un aiutino!

V: Ora te ne faccio vedere un altro...

M: Questo è quello di banca mediolanum.

V: Hahahaha! Vero, non ci avevo mai pensato.

M: Seriamente, è uno che si fa da sé?

V: ...se vuoi.

M: Detto terra terra.

V: No l'hai detto benissimo. Voglio dire, puoi darne questa interpretazione e mi sembra azzeccata. A parte questo, ti è simpatico?

M: E' originale. Tu ne hai un'altra?

V: No, proprio quella. Stavo pensando che a volte si può anche dire "non lo capisco ma mi piace", oppure "mi piace". Vogio dire...

M: A volte quando qualcuno mi chiede se qualcosa mi piace, non rispondo che mi piace se non so motivarlo. Se ci rifletti c'è sempre un motivo.

V: Certo che c'è. Ma spesso non lo si può esprimere. Un motivo che non si può esprimere non ha meno dignità di uno incarnatosi perfettamente nel mondo della realtà. Chiaro?

M: Sì, ma non capisco da dove sei partito, e dove vuoi arrivare.

V: Disfattista! Il piacere di parlare. A volte improvviso... nel senso che formulo delle cose valide proprio mentre parlo. Non facciamo nient'altro che questo quando pensiamo.

M: Ma non quando proviamo. Tornando a prima... ci devo pensare un po'. Motivazioni inutili. Me ne hai già parlato un'altra volta, o no?

V: Sì, ma io credo che la storia delle idee mi dia ragione. Vedi quante teorie, quante opinioni si sono succedute una dopo l'altra. Credi che la più recente sia la più vera?

M: Ma le idee sono morte e riformulate perché le persone vi hanno trovato delle falle. Voglio dire, quando un concetto sostituisce un altro, c'è sempre una motivazione.

V: Quindi credi che la più recente sia la più vera. Eppure ne abbiamo la smentita continuamente: tutte le cose si presentano vere o false, ora vere e ora false, oppure false e vere insieme. Insomma, in tutto questo guazzabuglio mi sembra difficile credere che una motivazione possa avere il sopravvento su un'altra. Tempo fa lessi una frase: "non è tanto importante la validità di una teoria, quanto il modo in cui questa teoria viene difesa." Difesa, espressa, spiegata, formulata.

M: E' proprio così, infatti.

V: Ma a me non sembra corretto. Insomma, a questo punto tutte le idee di, diciamo, un cerebroleso, sono sempre sbagliate. E' facile mettere una persona con problemi neurologici con le spalle al muro. Ma magari tutto ciò che dice ha senso, anche se non riesce a spiegare e spiegarsi il perché. Questo è uguale con un tipo un po' meno intelligente. Molti si divertono a convincere qualcuno della fondatezza di un'idea quando loro stessi si rendono conto dell'errore. In questo modo, per una persona, una teoria diventa vera solo perché non si è abbastanza "acuti" da scoprire l'errore. O almeno quello che chiamiamo errore.

M: Cioè, tutte le affermazioni sono false, o tutte vere? Aspetta... che sto dicendo?

V: Inizi a capire: hai appena messo tutte le affermazioni sullo stesso piano, indipendentemente dalla motivazione di queste. E' proprio così, sono sullo stesso piano, almeno a livello teorico. Una persona può pensare ora una cosa e ora un'altra, senza averne affatto una motivazione. E sarebbe nel giusto comunque.

M: Dici? Sarebbe una persona incoerente. Tu sei incoerente!

V: Infatti ho appena motivato il principio per cui le motivazioni sono inutili: questo spiega un po' tutto.

M: Che sbruffone!

V: Dovremmo tutti essere incoerenti. Fregarcene delle motivazioni, ed esprimere ciò che sentiamo. Oggi motivare qualcosa è più che altro un "giustificarsi". Cerchiamo giustificazioni al perché ci piace quella data musica, giustificazioni del come mai quel tal poeta è rimasto e gli altri sono stati cancellati dai libri, giustificazioni di un nostro interno modo di sentire, e tantissime giustificazioni al nostro agire perlopiù senza senso (ma non proprio). Rendiamoci conto: non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno. Possiamo dire ciò che vogliamo e siamo in diritto di non motivare. Possiamo non motivare! Oppure possiamo farlo. Ma è uguale.

M: E' un modo totalmente diverso di impostare problemi. Non li risolvi mai. Non arrivi mai a nulla di reale.

V: Mi è appena venuto in mente che le uniche motivazioni degne di questo nome sono quelle che vengono formulato prima dell'idea. Le altre sono giustificazioni. Però non mi sembra proprio corretto, quindi magari ignoralo.

M: Che discorsi. Senti un po', ma cosa sei, un mistico?

V: No, sono un disfattista!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

mi togli una curiosità? son dialoghi veri o di fantasia :P ?

Vaaal ha detto...

Il primo era proprio vero, copiato e incollato da capo a fondo e aggiustato stilisticamente. Il secondo totalmente inventato. Questo è per metà vero e metà inventato: ho dovuto cambiare molte cose per renderlo accettabile.
Saluti!

Anonimo ha detto...

URL dei feed:
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Atom 1.0 http://syndication.splinder.com/senzaalcunnome/atom.xml (Preview Atom 1.0)

non so se sono queste le informazioni che ti servono, in caso contrario se mi spieghi come inserirli nel blog te ne sarei grato ;)

Vaaal ha detto...

Non saprei, però di solito per tenere traccia dei blog si usa il sistema dei feed che sul tuo sito non è abilitato. Forse tu non lo usi.
Registrati a google reader. Vedi nei blog, in alto, vicino all'url (se usi firefox altrimenti nel blog stesso dovrebbe essere un pulsante apposito) c'è un'icona arancione. Quando la clicchi e selezioni aggiungi a google reader puoi seguire tutti i blog attraverso una sola pagina. Per permettere al tuo blog lo stesso servizio basta che ti registri qui http://www.feedburner.com/fb/a/home
Se hai dei dubbi chiedi pure : )

Anonimo ha detto...

adesso vedo di risolvere il problema perchè che io sappia su splinder ci sono i feed... però temo che facendo il template abbia cancellato parte del codice...

ps: e giudicare la teoria in base ai suoi effetti concreti e alla sua usabilità? ;) saluti!

Vaaal ha detto...

In base ai suoi effetti?
Ammettiamo di formulare una teoria per la quale NOI STIAMO BENE, VIVIAMO BENE e se stiamo male LE COSE SI AGGIUSTERANNO, sempre e comunque.

Questa teoria è probabilmente positiva sotto moltissimi aspetti. Gli effetti concreti sono quelli di farci sentire meglio, ed è utilizzabile in ogni frangente negativo o neutro, per renderlo positivo.
Eppure non è una teoria valida. : )

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