mercoledì 9 aprile 2008

Oggi è una giornata bellissima

M: Ieri ci sono riuscita...!
V: Cosa? Raccontami.
M: Ero nel letto, e aspettavo di prendere sonno, quando ho iniziato un ragionamento, e l'ho portato a termine! Dopo tutte quelle chiacchiere, quel relativismo, quell'abbozzo di sistematizzazione che serve al salvarci dal baratro e cazzate simili...
V: Sì, sì?
M:Ho iniziato a pensare qualcosa, e da A sono arrivata a B, e poi ho sommato le cose, sono giunta a C, sono tornata in A e con C ho ricavato A'. Non so se mi sono spiegata: ho ricavato A', nonostante tutto!
V: Pensavo avessi superato già da tempo quella fase di imbarazzante relativismo nel quale, per non essere sicuri di nulla, non si riesce a pensare nulla.
M: Massì. Però non avevo capito che 3,14159265358979323 è vero quanto 3,14, almeno in un certo senso, e cioè in quello che ci interessa. E' così banale, una persona stupida ci sarebbe arrivata prima di me! E' questione di buon senso.
V: Allora, cosa hai pensato ieri? Cos'è A' ?

M: Non lo ricordo.

....

M: Non cambia niente.
V: E' vero.

----A Salerno oggi è una giornata bellissima.
[Capita a volte che si stia pensando a qualcosa. C'è questo concetto principale, su cui dobbiamo operare. Ad un certo punto siamo costretti a dover risolvere uno o più concetti secondari. Ci concentriamo su uno di questi finché non lo risolviamo, e soddisfatti torniamo indietro, ma ci rendiamo conto di aver dimenticato qual era la domanda iniziale. Ci sforziamo un po', ma niente, e mentre ce ne rendiamo conto scompare anche il problema secondario, scompare tutto e rimaniamo completamente...
Stavamo davvero pensando a qualcosa?]

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